È inevitabile: quando cominci a crescere il tuo cuore muore (da Breakfast Club di John Hughes)
Ciao Alessandro, mi piace pensare al tuo lavoro come a una scultura mutante che continuamente cambia e si trasforma, che non si cristallizza e non si chiude in se stessa, che cerca nuove strade e non teme le contraddizioni. In tempi di trasformismo dilagante e di gattopardismo pervasivo, circondati da falsi profeti che inneggiano al “nuovo” perché “il vecchio”continui a dominare, mi sembra che la questione della mutazione (quella vera, quella radicale) assuma un’importanza cruciale. Per questo dedico questo scritto a te, ai mutanti, a quelli che si mettono in discussione. Agli angeli che diventano uomini, agli uomini che diventano donne, alle donne che rovesciano la propria identità. A tutti coloro che si contaminano, che si mescolano con l’Altro, che escono dai confini rassicuranti del quotidiano e del conosciuto. E a tutti quelli che crescono senza vedere il proprio cuore morire.
Memmo Giovannini
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